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Progetto di Revisione dell’Erbario micologico generale del Museo Botanico “Orazio Comes”

Tra gli erbari storici conservati presso il museo Botanico “Orazio Comes” è presente una collezione dedicata ai funghi contenenti campioni di exsiccata, raccolti negli anni tra il 1871 ed il 1928. L’erbario è composto da 57 fascicoli ulteriormente suddivisi in cartelle per genere e specie. La collezione include sia macromiceti (corpi fruttiferi) che funghi patogeni ad interesse agrario ed è costituita da campioni raccolti da più autori provenienti da numerose aree Italiane ed estere. Il primo nucleo dell’erbario micologico generale era stato costituito da Orazio Comes per fini didattici nella “Reale scuola superiore di agricoltura in Portici” ed è stato poi risistemato in forma di collezione da Alessandro Trotter nel periodo di transizione tra “Reale Scuola Superiore di Agricoltura in Portici” e “Reale Istituto Superiore di Agricoltura” (1924). L’erbario, a corredo degli exsiccata, include alcune illustrazioni originali sulla macro e micro-morfologia di molti funghi. È in corso la sua revisione catalografica in termini di aggiornamento tassonomico e la relativa digitalizzazione delle informazioni contenute in esso, per valutarne la consistenza e lo stato di conservazione dei campioni allo scopo di rendere consultabile l’opera.

Maurizio Zotti, Pina Chianese, Antonella Monaco

Figura 1. Illustrazione su exsiccata di Marasmius androsaceus (=Gymnopus androsaceus) raccolto nel luglio del 1897 sotto faggio acquisito nel 1928 da A. Trotter. Si nota nel dettaglio dell’illustrazione la particolarità degli sporofori di questa specie che sono caratterizzati da collarium nell’inserzione dello stipite al di sotto del pileo.
Figura 2. Composizione tipica di un foglio dell’erbario micologico generale. Si nota la diversitàdi provenienza e di autori degli exsiccata di Trogia crispa (=Plicaturopsis crispa).
Figura 3. Illustrazione originale di Domenico Saccardo su exsiccata di Tuber brumale raccolto nella primavera del 1895 nell’Orto Botanico di Padova. Sulla sinistra si notano i dettagli della microscopia effettuata sulle spore dell’ascomicete che appaiono contenute in sacche sporali in gruppi di 4 e dalla caratteristica superficie dell’esosporio ricoperta da aculei. Sulla destra, l’illustrazione fatta a mano di una sezione di Tuber brumale dal quale è possibile osservare la composizione dell’endo- ed eso-peridio.
Figura 4. Scheda composta da sezioni essiccate di Coprinus micaceus raccolto nell’Orto Botanico di Napoli risalente a febbraio 1871 con autori O. Comes e V. Cesati. Si nota la ricomposizione del portamento cespitoso degli sporofori al fine di rendere l’illustrazione più realistica possibile ed il perfetto stato di conservazione delle miche sulla pileicutis degli sporofori.
Figura 5. Campioni di Coprinus spp. in forma di exiccata su carta. Sono stati raccolti campioni in diversi stadi di sviluppo degli sporofori per fini didattici (O. Comes).
Figura 6. Residui di sporata in massa eseguita su Coprinus deliquescens (=Coprinellus deliquescens).
Figura 7. Illustrazione originale, probabilmente di G. Bresadola, acquisita nel 1928 da A. Trotter e che mostra i dettagli macro e microscopici di Galera tenera (=Conocybe tenera).
Figura 8. Exsiccata di Stropharia coronilla in forma di sezioni su carta da autore ignoto.


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Time travel routes through Europe

E-ROUTES (Time travel routes through Europe – Creative Europe Programme, CREA 2021-2027, e-routes.eu) è un progetto europeo in linea con la crescente esigenza di digitalizzare, valorizzare e promuovere il patrimonio culturale diffuso. Il Centro MUSA dell’Università di Napoli Federico II è partner del progetto, coordinato dalla Serbian Library Association, insieme con ICARUS Croatia e la National and University Library of Slovenia.

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Air Heritage

AIR HERITAGE è un progetto del Programma europeo UIA (Urban Innovation Actions).
Il progetto è finalizzato alla mitigazione degli effetti del traffico urbano sull’inquinamento atmosferico e a migliorare la consapevolezza dei cittadini con una loro partecipazione attiva al monitoraggio della qualità dell’aria mediante un uso personale di particolari rilevatori portatili (Monica - MONItoraggio Cooperativo della qualità dell’Aria).
Il Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II partecipa ad Air Heritage come unità di ricerca del Laboratorio di Ecologia Applicata e Sistemi Dinamici (www.ecoap.unina.it) per lo sviluppo di un modello di qualità dell’aria della città di Portici comprendente gli effetti del vento e della vegetazione, come mostrato nella foto. In particolare, si svolgeranno delle analisi di confronto tra i dati delle zone ad alta densità di traffico rispetto al grande polmone verde costituito dal Parco del Sito Reale. Presso il centro museale MUSA nella Reggia di Portici, il progetto cura anche un centro di disseminazione ed educazione ambientale che ha già attivato, ogni ultimo venerdì del mese, un info point sull’avanzamento del progetto.
Visita https://uiaairheritage-portici.it/air-heritage/# per saperne di più e partecipare attivamente.


Archivio Angerio Filangieri e piattaforma Topotheque

 

 

Il progetto di Angerio Filangieri "L'inventario del patrimonio storico, artistico e naturale della regione Campania" ha permesso, dal 1969 al 2003, la creazione di un archivio composto da oltre 50.000 oggetti (foto, carte, libri, documenti). Il progetto si basava sull'idea che la conoscenza iconografica, topografica e descrittiva del patrimonio culturale (inteso nell'accezione più ampia del termine) di un luogo, contribuirebbe alla pianificazione del paesaggio più informata e consapevole. Attraverso un'ampia documentazione dell'ambiente naturale e delle opere d'arte, per un periodo di 35 anni, la collezione è diventata una fonte unica di evidenze riguardo luoghi che richiedono protezione e valorizzazione. Il Centro Musa e il Dipartimento di Scienze Umanistiche hanno pubblicato parte della collezione su una piattaforma web (Topotheque) che consente di memorizzare, condividere e geo-referenziare le foto, che può essere aperta all'interazione con cittadini o associazioni privati. L'iniziativa, originata da un progetto UE, mira a promuovere il recupero della memoria collettiva attraverso i media.


Progetto O.A.S.I.S. (Old Agricultural Sites and Irrigation Systems)
"Alla ricerca dell'agricoltura perduta"

OASIS è un progetto interdisciplinare nato nel 2012 e volto a ricostruire origini ed evoluzione del sito tardo-Romano di Umm al-Dabadib (Kharga Oasis, Deserto Occidentale Egiziano) con particolare attenzione all’organizzazione e natura delle coltivazioni e dei suoi fabbisogni irrigui. Umm al-Dabadib è situato ai margini della depressione dell’oasi, in un ambiente desertico ai confini del mondo abitabile, dove il sostentamento di una comunità richiedeva ingegno, metodo e conoscenze tecniche precise.
Dopo una stagione esplorativa nel 2013, OASIS ha stilato un piano d’azione preciso e ha dato inizio alle operazioni. La spedizione 2014 è stata sponsorizzata da National Geographic Society e Waitt Institute (NGS/Waitt Grant 298-13) ed ha ricevuto il riconoscimento del Ministero degli Affari Esteri, Ministero Affari Esteri DGSP-V.

Approfondimento / ENGLISH VERSION


PARADISOS
Paradise Regained: New Life for Old Gardens

PARADISOS è stato un programma Europeo di ricerca, che ha come temi la conservazione, la salvaguardia e l'accrescimento del patrimonio culturale e ambientale. Questo programma di ricerca è stato svolto attraverso una cooperazione europea.
PARADISOS ha coinvolto istituzioni di ricerca di tre paesi che hanno condiviso le proprie esperienze e conoscenze. Le istituzioni coinvolte sono: Università degli Studi di Napoli Federico II (Italia), Manchester Metropolitan Univerity (united Kingdom), Instituto Superior de Agronomia (Portugal).

Approfondimento

Plastici sito Portici

E-ROUTES  (Time travel routes through Europe – Creative Europe Programme, CREA 2021-2027) è un progetto europeo in linea con la crescente esigenza di digitalizzare, valorizzare e promuovere il patrimonio culturale diffuso. Il Centro MUSA dell’Università di Napoli Federico II è partner del progetto, coordinato dalla Serbian Library Association (www.bds.rs), insieme con ICARUS Croatia (www.icarushrvatska.hr) e la National and University Library of Slovenia