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Un palazzo delle meraviglie. Residenza estiva della famiglia reale borbonica e poi sede della Scuola di Agraria di Portici

 

Tra le pendici del Vesuvio e il porticciolo del Granatello, la coppia reale Carlo di Borbone eMaria Amalia di Sassonia, decisero di costruire, nel 1738, la loro villa estiva. Alla realizzazione della Reggia lavorarono ingegneri, architetti e decoratori: Medrano, Canevari, Vanvitelli, Fuga, Canart, Bonito, Re e Geri.

Il sito di Porticisi rivelò ben presto intriso di memorie sepolte: ad ogni scavo qualche meraviglia del passato riemergeva alla luce. I reperti, provenienti dalle città sepolte di Ercolano e Pompei, furono sistemati nelle stanze della Reggia, formando una delle raccolte più famose al mondo e dando vita all’Herculanense Museum, inaugurato nel 1758 e meta privilegiata del Grand Tour.

Nei primi anni dell’Ottocento le collezioni di archeologia furono trasferite a Napoli, costituendo il nucleo dell’attuale Museo Archeologico Nazionale.

Durante il decennio francese (1806-1815) la Reggia fu restaurata con nuovi apparati decorativi e arredata secondo il gusto dell'Impero francese.

Il 3 ottobre 1839 fu inaugurata la prima linea ferroviaria italiana, tra le prime in Europa, che collegava Portici a Napoli.