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Per convenzione si definisce “libro antico” ogni pubblicazione prodotta dalla metà del XV secolo (invenzione della stampa a caratteri mobili) fino al 1830 (simbolicamente scelto come anno d’introduzione del torchio meccanico), sebbene molte opere di grande valore storico e scientifico siano state realizzate nel corso di tutto il XIX secolo.

Il patrimonio librario antico della Biblioteca storica del Museo Botanico Orazio Comes comprende oggi 66 opere rappresentate da 153 volumi, con edizioni che vanno dal 1534 al 1830. In particolare sono presenti due cinquecentine, cinque seicentine, 31 opere del 1700 e 28 del 1800. 41 opere provengono dalla Biblioteca del prof. Orazio Comes, titolare della Cattedra di Botanica della R. Scuola Superiore di Agricoltura di Portici dal 1877 al 1917. Sulla prima pagina di ogni volume di ciascuna di esse è riportato infatti un timbro quadrato con il suo nome, la collocazione ed un numero d’inventario; le altre 25 appartengono invece alla biblioteca della stessa Cattedra e di quella di Patologia vegetale. Quasi tutte le opere sono corredate di tavole illustrate e molte di esse rappresentano edizioni pregiate e rare sia per la bellezza delle illustrazioni che per la ridotta tiratura tipografica degli esemplari che ne ha molto limitato la circolazione e la presenza nelle varie biblioteche italiane. La monografia più antica, datata 1534, è una traduzione dal greco di Teodoro Gaza dei nove libri della Historia plantarum e dei sei libri del De causis plantarum di Teofrasto. Tra le seicentine, particolarmente pregiata è l’opera di Tobia Aldino: Exactissima descriptio rariorum quarundam plantarum, quæ continentur Romæ in horto Farnesiano…, stampata a Roma nel 1625, con tavole illustrative delle piante esotiche presenti nel giardino romano del cardinale Odoardo Farnese. Il XVIII secolo è certamente il periodo di produzione più intensa di opere botaniche sia per il grande impulso datoalla classificazione ed alla tassonomia delle specie vegetali da Joseph Pitton Tournefort e da Carlo Linneo, che per l’evoluzione delle tecniche di stampa che permettevano riproduzioni molto dettagliate delle piante descritte. Del botanico Tournefort la Biblioteca storica conserva due dei tre volumi di una rara edizione delle Institutiones rei herbariae. Editio tertia, appendicibus aucta ab Antonio de Jussieu… stampata a Lione nel 1719. Di Carlo Linneo, invece, sono presenti nella Biblioteca diverse opere in vari volumi tra cui una quarta edizione di Species plantarum exhibentes plantas rite cognitas ad genera relatas cum differentiis specificis, nominibus trivialibus, synonymis selectis, locis natalibus, secundum systema sexuale digestas, pubblicata a Berlino dal 1797 al 1830. Sono inoltre da menzionare alcune opere “in folio”, come un   volume in due parti di 200 tavole di Icones plantarum rariorum di Nicolaus Joseph Jacquin, pubblicate a Vienna, Londra, Lione e Strasburgo dal 1781 al 1786 o Plantarum rariorum Horti Caesarei Schoenbrunnensis descriptiones et icones, dello stesso autore ma edito nel 1804. Le illustrazioni di entrambe le opere si distinguono per le grandi dimensioni delle tavole (spesso i fogli sono ripiegati) e per la notevole fattura delle incisioni a colori. Tra le opere di importanti studiosi napoletani, attivi tra il XVIII ed i XIX secolo sono da citare Cyperus papyrus, un’opera di Domenico Cirillo del 1796, costituita da 20 pagine di grande formato – 64 cm per 50 cm – purtroppo mutila delle due carte di tavole; Fundamenta Botanica sive Philosophiae Botanicae explicatio… (Neapoli, 1785-1787) dello stesso autore; Institutiones Botanicae… (Neapoli, 1785-1789) di Vincenzo Petagna; diverse opere di Michele Tenore come Catalogus plantarum horti regii neapolitani (Napoli, 1813) e quattro rare pubblicazioni denominate Memoria (1823-1833); Plantae rariores quas in itinere per oras… (Neapoli, 1826) di Giovanni Gussone. Tra le opere del XIX secolo sono particolarmente pregiate la Flore Médicale in otto volumi illustrati di Francois Pierre Chaumeton, pubblicata a Parigi dal 1815 al 1820, e la Pomona italiana ossia trattato degli alberi fruttiferi di Giorgio Gallesio, stampata a Pisa dal 1817 al 1839. Quest’ultima opera in due volumi è una raccolta “in folio” di bellissime tavole botaniche colorate di diverse varietà di frutta coltivate in Italia. Gli esemplari più rari sono rappresentati da una rara edizione del 1758 della Pomologia, dat is Beschryvingen en afbeeldingen van de beste soorten van appels en peeren… di Johann Hermann Knoop e da Recueil des tous les matériaux que j’ai rassembler […] destiné au nouveau Duhamel, un manoscritto che raccoglie i risultati di dieci anni di lavoro di Étienne Michel, editore e membro di diverse accademie francesi, per la nuova edizione del 1819 del Nouveau Duhamel, ou Traité des arbres et des arbustes que l’on cultive en France…

Il patrimonio antico della Biblioteca storica del Museo Botanico Orazio Comes è in corso di inserimento sul catalogo informatico dell’Università degli Studi Federico II di Napoli (www.share.unina.it).

Contenuti a cura di Antonella Monaco e Giuseppina Chianese, foto di Antonello Migliozzi.